Il Presidente Sergio Mattarella interviene con parole forti sulla crisi umanitaria a Gaza: “Disumano ridurre alla fame un’intera popolazione”.
Da mesi il conflitto in Medio Oriente tiene con il fiato sospeso la comunità internazionale, mentre la guerra in Ucraina continua a preoccupare l’Europa, gli occhi del mondo si rivolgono sempre più verso Gaza, dove la popolazione civile è intrappolata in una spirale di violenza, privazioni e sofferenze. L’opinione pubblica si interroga su quale debba essere il limite tra difesa legittima e violazione dei diritti umani, mentre i governi cercano un equilibrio diplomatico difficile da mantenere.

Una crisi che scuote il mondo
In questo contesto, cresce il pressing su Israele da parte dei principali Paesi europei. Si chiede che vengano garantiti corridoi umanitari, l’accesso alle ONG internazionali e il rispetto del diritto internazionale. Le voci che chiedono un immediato cessate il fuoco si moltiplicano, ma pochi leader sono riusciti a esprimere una posizione tanto chiara quanto quella del Presidente della Repubblica Italiana.
Le parole che segnano una posizione netta
Durante il suo intervento al Quirinale in occasione della Festa della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato davanti alle massime autorità dello Stato e al corpo diplomatico internazionale. Le sue parole hanno toccato molti temi, ma un passaggio ha colpito in modo particolare per forza e chiarezza. Il Presidente ha denunciato la situazione a Gaza come “disumana”, sottolineando che “ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani” non può essere accettabile in alcuna circostanza.
“S’impone subito il cessate il fuoco a Gaza”, ha affermato, aggiungendo che “l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali per la ripresa di piena assistenza umanitaria”. Ha poi evidenziato che “i palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi”, richiamando la soluzione dei due Stati sostenuta dall’Unione Europea.
Con una critica esplicita all’uso della fame come arma e un richiamo al diritto internazionale, Mattarella ha sottolineato: “Israele non può rifiutarsi di applicare le norme del diritto umanitario ai cittadini di Gaza”. L’Italia, così, si posiziona con fermezza al fianco dei Paesi che chiedono un ritorno alla pace, alla legalità internazionale e al rispetto dei diritti umani fondamentali.